Il Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è un disturbo neuropsichiatrico caratterizzato da pattern persistenti di inattenzione, iperattività, impulsività inappropriati per il livello di sviluppo del bambino/adolescente, pervasivi nei diversi contesti di vita e tali da compromettere il funzionamento sociale e scolastico dell’individuo.
In Italia si stima che il disturbo sia presente nella popolazione pediatrica con una variabilità che va dall’1% al 4% con una maggiore frequenza del disturbo nei maschi con un rapporto maschi:femmine = 3:1
In età prescolare (3-6 anni) la diagnosi risulta difficile: la richiesta di compiti attentivi è inferiore ed i sintomi possono essere mascherati da un comportamento oppositorio.
In età scolare compaiono la disattenzione, l’impulsività, le difficoltà scolastiche, il comportamento oppositivo-provocatorio e l’evitamento dei compiti prolungati.
Con la crescita l’iperattività tende a essere sostituita da un’agitazione interiorizzata che si manifesta con impazienza, insofferenza e continui cambi di attività.
La scarsa tolleranza alla frustrazione, lo scarso rispetto delle regole, gli scatti d’ira e la bassa autostima rendono il ragazzo un emarginato compromettendo un adeguato sviluppo delle abilità sociali.